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Effetti della monoterapia con solo Dieta a Basso Contenuto di Grassi nella Gestione della Enteropatia Protido-Disperdente nei Cani.


mercoledì 13 novembre 2024


Effetti della monoterapia con solo Dieta a Basso Contenuto di Grassi nella Gestione della Enteropatia Protido-Disperdente nei Cani

L'enteropatia protido-disperdente (PLE) è una sindrome che causa una perdita di proteine dall'intestino, con conseguente ipoalbuminemia, riduzione delle globuline e, spesso, ipocolesterolemia. Essa può essere correlata a diverse patologie tra cui: malattie infettive, malattie immuno-mediate, processi infiammatori, neoplastici e/o linfangectasia intestinale

La linfangectasia intestinale è una dilatazione anomala dei vasi linfatici terminali dell'intestino tenue, che porta alla perdita di proteine e colesterolo attraverso l'intestino.

Essa può essere primaria, ossia causata da anomalie congenite dei vasi linfatici, oppure secondaria ad altre patologie come flogosi intestinale, ostruzione dei vasi linfatici, ipertensione portale o neoplasie che inducono una dilatazione e rottura dei vasi linfatici intestinali.

Il trattamento più utilizzato, e spesso di prima scelta, per il trattamento della PLE è la somministrazione di corticosteroidi, spesso associato ad un cambio dietetico che, in caso di concomitante linfangectasia, prevede una dieta a basso contenuto di grassi.

Negli Yorkshire terrier, razza predisposta alla linfangectasia, gli studi hanno dimostrato come spesso il solo passaggio ad una dieta low-Fat sia utile per ottenere la remissione dei sintomi.

Molto limitati sono, invece, gli studi sull'efficacia della sola dieta a basso contenuto di grassi in razze differente.

Per determinare se, anche in cani di razze diverse dallo Yorkshire terrier con presunta PLE ed evidenza ecografica di linfangectasia, la monoterapia con sola dieta "low fat" fosse altrettanto efficacie, è stato recentemente effettuato uno studio pubblicato nel 2023.

Lo studio, della durata di sei mesi, ha esaminato l'efficacia della dieta a basso contenuto di grassi come monoterapia nei cani affetti da PLE associata a linfangectasia, con l'aggiunta di prednisolone in un secondo momento, qualora la risposta alla dieta fosse ritenuta inadeguata.

Inoltre, un altro obiettivo dello studio è stato quello di valutare l'eventuale remissione della linfangectasia rilevata tramite ecografia nei cani che hanno risposto positivamente alla dieta.

Lo studio ha coinvolto 14 cani di proprietà privata, senza precedenti patologie gastrointestinali, che presentavano segni clinici di PLE (vomito, perdita di peso, diminuzione dell'appetito o diarrea), ipoalbuminemia (albumina sierica <2,7 g/dl) e prove ecografiche di linfangectasia.

I cani sono stati sottoposti a una dieta esclusivamente a basso contenuto di grassi, con aggiunta di prednisone solo in caso di risposta insufficiente.

I cani sono stati inizialmente tutti trattati solo con dieta a basso contenuto di grassi e valutati a intervalli regolari (a 0, 2, 4, 13 e 26 settimane) con il Canine Chronic Enteropathy Clinical Activity Index (CCECAI) nonché con un esame biochimico.

Qualora durante una delle valutazioni, il miglioramento clinico venisse giudicato sufficiente in base al CCECAI, alle analisi del sangue e all'esame fisico si proseguiva con la sola dieta mentre, se il miglioramento non era ritenuto adeguato dai proprietari, o dal medico curante, veniva inserito il prednisolone con somministrazione orale alla dose di 2 mg/kg/die.

I cani sono stati alimentati con diverse diete a basso contenuto di grassi, con possibilità di scelta da parte del proprietario tra opzioni commerciali e casalinghe.

La dieta commerciale poteva essere scelta tra Hill's Prescription Diet i/d Low Fat (secco e umido) oppure Royal Canin Gastrointestinal Low Fat (secco e umido).

Queste diete commerciali presentavano un contenuto di grassi compreso tra 18,1 e 23 grammi di grasso per 1000 kcal, fornendo quindi un'opzione con grassi moderatamente ridotti, mirata a diminuire la pressione linfatica e ridurre il rischio di perdite proteiche.

La dieta casalinga, invece, poteva essere scelta tra due opzioni, una a base di pollo e patate e l'altra a base di tacchino e pasta.

Entrambe le diete sono state formulate da veterinari e prevedevano un ridotto tenore di grassi, compreso tra 13,6 e 14,4 grammi di grasso per 1000 kcal.

Le formulazioni casalinghe contenevano livelli più elevati di proteine (fino a 84,9 g per 1000 kcal) e quantità inferiori di fibra rispetto alle diete commerciali, permettendo un'alimentazione più controllata e con una composizione di grassi minima.

I proprietari avevano la possibilità di variare tra le opzioni (commerciali e casalinghe) per affrontare situazioni di inappetenza o rifiuto dell'alimento, anche se la raccomandazione era quella di cercare di mantenere una dieta stabile nel tempo.

La dieta casalinga è stata scelta da otto proprietari, sette dei quali hanno ottenuto la remissione clinica del loro cane. Di questi, quattro hanno avuto bisogno di aggiungere prednisone alla dieta per mantenere il controllo dei sintomi.

Le diete commerciali, invece, sono state scelte per gli altri sei cani, con remissioni cliniche riportate in quattro di loro, due senza aggiunta di prednisolone e due, invece, con l'aggiunta del corticosteroide.

In particolare, quattro sono stati nutriti con Hill's i/d low fat e di questi, uno ha raggiunto remissione clinica con la sola dieta, uno con l'aggiunta di cortisone, mentre gli altri due non hanno avuto nessun successo con la terapia.

Gli altri due cani alimentati con alimenti commerciali hanno assunto Royal Canin gastrointestinal low fat ed entrambi hanno raggiunto la remissione clinica, ma uno con la sola dieta e uno con l'aggiunta di cortisone.

Nonostante le differenze tra le diete, non sono emerse correlazioni significative tra il tipo di dieta e il successo terapeutico.

Al termine dello studio i cani sono stati suddivisi in tre gruppi in base ai risultati: remissione con sola dieta (LOF), remissione con dieta e prednisone (LOP) e fallimento terapeutico (TXF).

Alla conclusione dello studio, 11 dei 14 cani erano in remissione clinica. Di questi, 6 hanno risposto alla sola dieta a basso contenuto di grassi (gruppo LOF), mentre 5 hanno richiesto l'aggiunta di prednisone per raggiungere la remissione (gruppo LOP). I cani del gruppo LOF hanno mostrato una significativa riduzione del punteggio CCECAI e un aumento dell'albumina nelle prime 2 settimane. Quattro dei cani in remissione hanno anche mostrato la risoluzione delle striature lineari all'ecografia. Nei cani del gruppo LOP, la remissione è stata ottenuta dopo l'inizio del prednisone, sebbene l'albumina e il punteggio CCECAI mostrassero un miglioramento più lento rispetto al gruppo LOF. Il gruppo TXF, composto da tre cani, non ha raggiunto la remissione nonostante l'aggiunta di prednisone e protocolli di soccorso, e due di questi cani sono stati sottoposti a eutanasia prima del termine dello studio.

Lo studio suggerisce che una dieta a basso contenuto di grassi può essere un'opzione efficace di trattamento per alcuni cani con PLE associata a linfangectasia, offrendo un miglioramento clinico e, in alcuni casi, la remissione ecografica delle lesioni. Tuttavia, nei casi in cui la dieta non sia sufficiente, l'aggiunta di prednisone può favorire la remissione. I risultati supportano l'uso della dieta come trattamento iniziale, con il prednisone come opzione aggiuntiva per i casi refrattari. La remissione clinica non sempre si correla con la normalizzazione dell'albumina, suggerendo che il miglioramento della qualità di vita può essere indipendente dal ripristino completo dei parametri biochimici.

In conclusione, l'approccio con dieta a basso contenuto di grassi può essere considerato una strategia terapeutica primaria per i cani con PLE e linfangectasia, con l'aggiunta di prednisone in caso di risposta insufficiente.

Purtroppo, ciò che rimane ad oggi sconosciuta è la durata della remissione dei sintomi con la sola dieta o con la dieta in combinazione con il cortisone.

BIBLIOGRAFIA:
- Marc Myers, VMD, Stephen A. Martinez, DVM, DACVIM, Jonathan T. Shiroma, DVM, MS, DACVR,Adam T. Watson, DVM, DACVR, Roger A. Hostutler, DVM, MS, DACVIM. Prospective Evaluation of Low-Fat DietMonotherapy in Dogs with Presumptive Protein-Losing Enteropathy.March 2023Journal of the American Animal Hospital Association 59(2):74-84 DOI:10.5326/JAAHA-MS-7248


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