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Il ruolo della nutrizione nelle patologie ortopediche dell'accrescimento.


mercoledì 3 luglio 2019


Il ruolo della nutrizione nelle patologie ortopediche dell'accrescimento

Le patologie ortopediche dell'accrescimento vengono definite come patologie muscolo-scheletriche che colpiscono animali in accrescimento. Queste patologie colpiscono prevalentemente cani di grossa taglia e presentano un'eziologia multifattoriale che include anche gli errori alimentari. Numerosi studi, infatti, hanno evidenziato una maggior incidenza di queste patologie in animali con squilibri nutrizionali legati principalmente al un'assunzione errata di energia, calcio, fosforo e vitamina D.

Di seguito un piccolo schema riassuntivo sulle potenziali conseguenze osteoarticolari dovute ad eccessi o carenze nutrizionali nei cani in accrescimento.

ECCESSO O CARENZA
CONSEGUENZE

Eccesso di energia
Displasia dell'anca, osteocondrosi, panosteite

Eccesso di calcio
Osteocondrosi, panosteite, sindrome del radio curvo.

Eccesso di vitamina D
Osteocondrosi, sindrome del radio curvo

Carenza di calcio
Iperparatiroidismo secondario, maggior predisposizione a fratture patologiche

Carenza di vitamina D
Rachitismo, arcature degli arti, maggior predisposizione a fratture patologiche

Carenza di fosforo
Sindrome simil-rachitica (molto rara)

Carenza di energia
Rallentamento della crescita



Eccesso di energia
L'eccessiva assunzione di energia induce, negli animali in crescita, un'eccessiva velocità di accrescimento a cui consegue, da un lato, un eccessivo sovrappeso con sovraccarico dello scheletro e danneggiamento meccanico della cartilagine e, dall'altro, uno squilibrio ormonale con rimodellamento osseo anormale e aumentato rischio di sviluppo di patologie osteoarticolari.

Un eccesso di energia con rapido accrescimento rientra tra i fattori predisponenti per lo sviluppo della displasia dell'anca. Nonostante questa patologia sia dovuta principalmente ad un'anomalia ereditaria, alcuni studi hanno messo in evidenza come una dieta scorretta possa facilitarne l'espressione fenotipica in animali predisposti.

Eccesso di Calcio
In un animale in accrescimento l'assorbimento intestinale di calcio non avviene, come negli adulti, prevalentemente attraverso un meccanismo transcellulare attivo e regolato dalla vitamina D, ma anche attraverso un processo di diffusione passivo che dipende esclusivamente dalla concentrazione di calcio presente nell'intestino, rendendolo maggiormente sensibile ad un eventuale eccesso di calcio nella dieta.

L'assunzione costante di un'eccessiva quantità di calcio provoca nel cucciolo un aumento della liberazione di calcitonina da parte della tiroide e una diminuita attività delle paratiroidi a cui consegue una diminuzione dell'attività osteoclastica e una riduzione del rimodellamento osseo necessario per una corretta crescita osteoarticolare.

Una delle possibili conseguenze è lo sviluppo nel cucciolo di un'enostosi con osteogenesi endostale a livello del forame nutritizio che nei casi più gravi può diffondersi lungo le diafisi delle ossa con inspessimento delle corticali. Questo potrebbe essere causato da un eccessivo accumulo di calcio a livello del forame associato ad un minor rimodellamento osseo con conseguente ipertensione midollare e trasformazione del tessuto fibroso endostale in tessuto osseo.

Generalmente l'enostosi è una patologia auto-limitante, anche se molto dolorosa per il cane, che risponde molto bene ad una correzione dell'alimentazione.

Eccesso di vitamina D
Anche un'eccessiva assunzione di vitamina D, coinvolta nell'omeostasi del calcio, può portare nel lungo termine allo sviluppo di patologie scheletriche dovute soprattutto a gravi anomalie della maturazione cartilaginea con conseguente sviluppo di osteocondrosi.

L'osteocondrosi è un disturbo dell'ossificazione encondrale caratterizzato da un abnorme maturazione dei condrociti, a cui consegue un ritardo della mineralizzazione della cartilagine.

Quando l'osteocondrosi colpisce la cartilagine articolare, si può sviluppare un'osteocondrite dissecante, con il distacco di una parte di cartilagine articolare, a cui consegue una grave infiammazione dell'articolazione.

Se, invece, viene colpita la cartilagine d'accrescimento, la principale conseguenza è un'incapacità dell'osso di crescere in lunghezza. Questo può portare allo sviluppo di alcune patologie, come la sindrome del radio curvo, o il distacco del processo anconeo dell'ulna.

L'osteocondrosi ha un'eziologia multifattoriale in cui rientrano la genetica, l'origine traumatica, ma anche la nutrizione (per alterazione dell'omeostasi del calcio) in seguito ad un eccessiva assunzione di vitamina D e calcio. Anche un'eccessiva assunzione di energia può favorire lo sviluppo di osteocondrosi, in seguito all'eccessiva rapidità di crescita.

Carenza di Calcio
La carenza di calcio nella dieta è la principale causa, nei cuccioli, dell'iperparatiroidismo secondario nutrizionale.  Infatti, se l'assorbimento di calcio a livello intestinale non è abbastanza, nell'organismo si ha un aumento della sintesi e del rilascio di paratormone da parte della paratiroide, allo scopo di aumentare l'attività osteoclastica per favorire il riassorbimento di calcio e fosforo dalle ossa. La conseguenza nel lungo termine è un "indebolimento" osseo con aumentato rischio di fratture a legno verde e possibili deformazioni della colonna vertebrale.  Per fortuna, se i danni secondari non sono eccessivamente gravi, questa patologia risponde bene alla correzione della dieta con un apporto corretto di calcio.

Questo tipo di problema si evidenzia soprattutto in animali alimentati solo con carne e frattaglie, alimenti che contengono una quantità ridottissima di calcio.

Carenza di vitamina D
Ipovitaminosi D può essere causata da un'alimentazione fatta principalmente da alimenti vegetali o carni magre, ossia alimenti che non contengono questa vitamina. La principale conseguenza nell'organismo è una carenza di calcitrolo (metabolita attivo della vitamina D) che ha come funzione, da un lato, di aumentare il riassorbimento di calcio a livello renale e intestinale dall'altro di promuovere la corretta mineralizzazione della cartilagine e del tessuto osteoide. Una sua carenza causa il rachitismo in animali in accrescimento con ridotto accrescimento, ossa con corticali molto sottili e facilmente soggette a frattura. Anche in questo caso, se i danni non sono eccessivamente gravi, la correzione della dieta e un apporto di Vitamina D adeguato possono essere sufficienti per ripristinare l'integrità scheletrica.

Nessuno studio scientifico, invece, ha messo in correlazione un elevato contenuto proteico nella dieta con alterazioni nella crescita di un animale, anzi, un contenuto piuttosto elevato di proteine può contribuire ad aumentare l'appetibilità della dieta e a limitare l'assunzione eccessiva di grassi e di energia.


Commenti all'articolo

Enio - 3 ottobre 2019 alle 08:33

La cosa che mi preoccupa di più relativamente ai prodotti che la mia micro azienda produce (NAti-BArf) è proprio un continuo monitoraggio affinchè la quota di ossa macinate dei vari preparati sia sempre in equilibrio. Anche perchè la macinazione delle ossa aumenta la disponibilità del calcio rispetto ad un osso rosicchiato da un cane. Come sempre grazie per l'articolo molto interessante!!

Staff MyVetDiet - 3 ottobre 2019 alle 12:23

Ci fa molto piacere sapere che ha trovato questo articolo utile, perché lo scopo di queste pubblicazioni è anche quello di offrire supporto a veterinari che, come lei, svolgono anche attività diverse dalla normale pratica clinica.

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