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I fabbisogni nutrizionali di un cane in gravidanza e i rischi di eventuali carenze.


mercoledì 8 maggio 2019


I fabbisogni nutrizionali di un cane in gravidanza e i rischi di eventuali carenze

Durante la gravidanza di un animale non solo aumenta il suo fabbisogno energetico ma si modificano anche i suoi fabbisogni proteici, lipidici, glucidici e di alcuni oligo-elementi

FABBISOGNO PROTEICO
Il fabbisogno proteico di una cagna in gestazione aumenta soprattutto nell'ultimo terzo di gravidanza, in concomitanza con l'aumento del fabbisogno energetico.

FEDIAF indica come quantitativo minimo giornaliero di proteine per una cagna in gravidanza 62,5 grammi ogni 1000 kcal oppure il 25% sulla sostanza secca della dieta assunta. Tuttavia, questi valori indicano soltanto il valore minimo e numerosi autori reputano che l'apporto ideale sia di almeno 75 grammi di proteine ogni 1000 kcal, corrispondente a circa il 30% su S.S.

È fondamentale ricordare che i grammi indicati non sono i grammi di fonte proteica che l'animale deve assumere (per esempio di carne o pesce), ma di proteine e che generalmente carne o pesce contengono tra i 20 e 25 grammi di proteine ogni 100 grammi di prodotto.

L'eventuale carenza di proteine, in un animale in gestazione, può causare una riduzione del numero di feti, una diminuzione del peso e della vitalità dei cuccioli alla nascita, una diminuzione della loro immunocompetenza (e di quella materna), nonché un aumento della mortalità nelle prime 48 ore di vita. Inoltre, i cuccioli possono presentare alterazione neurologiche e del loro metabolismo.

Oltre al quantitativo è, ovviamente, importante valutare anche la qualità, la digeribilità e il profilo amminoacidico della fonte proteica che si somministra. Particolare attenzione va posta all'arginina, la cui carenza può causare iperammoniemia con vomito, atassia e morte del soggetto, nonché alla somma di fenilalanina e tirosina contenute nella dieta. La tirosina, di per sé, non viene considerata un amminoacido essenziale poiché il corpo è in grado di produrla a partire dalla fenilalanina tuttavia, se non presente nell'alimentazione, induce un notevole consumo di fenilalanina nell'animale aumentandone notevolmente la richiesta. Infatti FEDIAF, nelle sue tabelle, non solo indica il quantitativo minimo di fenilalanina da somministrare ma anche quello della somma di questi due amminoacidi. Una loro carenza causa nell'animale problemi nella sintesi di proteine, di catecolamine e di ormoni tiroidei.

Infine, va controllato l'introito di metionina e cistina precursori, nel cane, della taurina, la cui carenza può portare ad un riassorbimento fetale.

Le fonti proteiche da preferire sono quelle di origine animale.

FABBISOGNO LIPIDICO
I Lipidi, apportando acidi grassi essenziali e migliorando l'assorbimento delle vitamine liposolubili, sono fondamentali soprattutto in gravidanza. Inoltre, rendono più appetibile il cibo somministrato e, fornendo un'elevata quantità di energia, aumentano la densità energetica della dieta. Questo permette di ridurre il quantitativo di cibo da somministrare, utile soprattutto nell'ultimo terzo di gravidanza quando la cagna fatica ad assumere pasti molto voluminosi per l'ingombro addominale causato dalla crescita dei feti.

Il quantitativo minimo di grassi raccomandato da FEDIAF durante la gestazione è dell'8,5% su sostanza secca, tuttavia, per garantire una gravidanza ottimale, si consiglia di somministrare una dieta contenente almeno il 20% di grassi su sostanza secca, soprattutto nell'ultimo trimestre.

Quando si scelgono le fonti lipidiche da somministrare bisogna controllare il loro contenuto in acidi grassi poiché, durante la gravidanza, risultano essenziali, non solo l'acido linoleico, ma anche l'acido alfa-linolenico, l'acido arachidonico, e la somma di EPA e DHA. Infatti, FEDIAF fornisce i valori minimi per ognuno di questi acidi grassi.

Una loro carenza può causare alterazioni placentari, parti prematuri con cuccioli poco numerosi, deboli e sottopeso. Inoltre, una carenza di DHA non permette un adeguato sviluppo cerebrale dei feti con possibili alterazioni neurologiche nei cuccioli.

FABBISOGNO GLUCIDICO
Anche se le tabelle FEDIAF non fornisce un quantitativo minimo di carboidrati da somministrare durante la gravidanza, quando si prepara una dieta per una gestante, bisogna tenere conto che più del 50% dell'energia necessaria per lo sviluppo fetale viene fornita dal glucosio e che le femmine in gravidanza presentano un elevato fabbisogno metabolico di glucosio che difficilmente può essere soddisfatto dalla sola gluconeogenesi, soprattutto nell'ultimo terzo della gestazione. L'utilizzo di diete prive di carboidrati aumenta il rischio di ipoglicemia e chetosi nella madre, infatti, numerosi autori concordano nel consigliare diete in cui almeno il 20% dell'energia metabolizzabile origini dai carboidrati. Ovviamente è importante scegliere alimenti con carboidrati facilmente digeribili e che non contengano elevate quantità di fibra, che, se somministrata in quantità eccessiva, può interferire con l'assorbimento degli altri nutrienti.

FABBISOGNI MINERAL-VITAMINICI
FEDIAF fornisce indicazioni chiare sui valori minimi e massimi di minerali e vitamine che deve contenere una dieta per un animale in riproduzione. Qui di seguito metteremo in evidenza i principali nutrienti a cui porre attenzione e le possibili conseguenze di errati introiti alimentari.

CALCIO/FOSFORO
Per questi due nutrienti bisogna valutare sia l'apporto di ognuno di essi sia il loro rapporto nella dieta.

All'inizio della gravidanza il quantitativo necessario di calcio e fosforo è sovrapponibile a quelli di un animale adulto, tuttavia il fabbisogno di calcio aumenta notevolmente (di circa il 60%) negli ultimi 35 giorni di gravidanza in seguito al rapido sviluppo scheletrico dei feti. Una sua carenza, infatti, causa una minor ossificazione dei feti, ma può portare anche a un'inerzia uterina con conseguenti problemi durante il parto. La dieta dovrebbe contenere almeno l'1% di calcio su sostanza secca. Non bisogna però esagerare, infatti, anche un suo eccesso può provocare problemi, in particolar modo, aumentando il rischio di eclampsia puerperale per l'azione di feedback negativo che svolge sulle paratiroidi.

Il quantitativo di fosforo nella dieta deve attestarsi tra 0,6 e 1,3 % su sostanza secca, senza mai superare quello del calcio assunto. Infatti, Il rapporto calcio/fosforo, secondo FEDIAF, deve rimanere in un range compreso tra 1 e 1,5, tuttavia il rapporto ideale si attesta tra 1 e 1,1.

Particolare attenzione va posta anche al ferro, alla biotina e alla vitamina b6, la cui carenza può portare a una compromissione del sistema immunitario con un aumento del rischio di infezione, allo zinco e al rame, fondamentali per evitare un riassorbimento fetale nelle prime settimane di gravidanza, e alla vitamina A, che se assunta in eccesso può favorire lo sviluppo di spina bifida o palatoschisi nei feti, ma che se assunta in quantità troppo ridotte può aumentare le probabilità di un aborto.

Infine, vogliamo porre l'attenzione sull'acido folico, che in umana viene sempre integrato durante la gravidanza. Ad oggi gli studi in medicina veterinaria sono molto limitati, ma i pochi effettuati associano ad una sua carenza un aumentato rischio di palatoschisi, soprattutto nelle razze predisposte. Può quindi essere utile integrare la dieta somministrandone giornalmente 2,5 mg totali ai cani di piccola taglia e 5 mg a quelli di media e grande taglia.

BIBLIOGRAFIA:
- Emmanuel Fontaine: Food Intake and Nutrition During Pregnancy, Lactation and Weaning in the Dam and Offspring 2012, Reprod Dom Anim 47 (Suppl. 6), 326–330.
- FEDIAF_Nutritional_Guidelines, 2018.
- Malandain E,: Nutrition and reproduction in bitches and queens. 5th Biannual Congress, European Veterinary Society for Small Animal Reproduction (EVSSAR). Budapest, Hungary, 7–9 Apr 2006, 180–184
- MS Hand, CD Thatcher, RL Remillard, P Roudebush & BJ Novotny: Small Animal Clinical  Nutrition 5th edition. 2010, chapter 15.


Commenti all'articolo

Enio - 12 maggio 2019 alle 17:28

Grazie davvero! molto interessante e importante avere uno strumento di studio per aggiornarsi e che sia facilmente fruibile.
Enio Marelli

Staff MyVetDiet - 13 maggio 2019 alle 09:53

Buongiorno Dott. Marelli,

per prima cosa la ringraziamo per aver letto questo articolo e per aver espresso il suo apprezzamento.

Ci fa molto piacere sapere che le sia piaciuto e, soprattutto, che trova interessante quanto pubblichiamo settimanalmente nel nostro blog.

Crediamo fermamente che la nutrizione sia fondamentale per salvaguardare la salute di cani e gatti, per tanto, cerchiamo di fare tutto quanto in nostro potere per fare in modo che l'alimentazione di questi animali venga curata al meglio.

Ecco perché, oltre ad aver sviluppato MyVetDiet, condividiamo gratuitamente le nostre conoscenze scientifiche attraverso questo blog e ogni venerdì condividiamo sulle nostre pagine social link a corsi di approfondimento sulla nutrizione.

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