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Considerazioni sulla vitamina E.


mercoledì 2 settembre 2020


Considerazioni sulla vitamina E

La vitamina E appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili. Le vitamine liposolubili vengono così definite poiché sono in grado di sciogliersi nel grasso. Il loro assorbimento nel tratto gastroenterico è, infatti, facilitato dalla concomitante presenza di lipidi. Queste vitamine, a differenza delle vitamine idrosolubili, possono essere accumulate nell'organismo, soprattutto nel fegato e nel tessuto adiposo

Di seguito analizziamo le funzioni nell'organismo della vitamina E, la sua concentrazione nei diversi alimenti e i fabbisogni minimi, e massimi, nel cane e nel gatto.

Con il termine "vitamina E" si intende un gruppo di composti chimicamente affini che possiedono la medesima attività ma con diversa intensità. In natura, ci sono otto forme isomeriche di vitamina E, quattro tocoferoli (α, ß, γ, δ) e quattro tocotrienoli (α, ß, γ, δ). La forma dotata di maggior azione vitaminica è rappresentata dall' α-tocoferolo.

Le funzioni più significative di questa vitamina sono legate alla sua proprietà di antiossidante biologico (sia nell'organismo che negli alimenti). Essa, infatti, ostacola la formazione di radicali liberi e perossidi attraverso un meccanismo di stabilizzazione e protezione degli acidi grassi insaturi, di varie vitamine nonché di diversi ormoni ed enzimi. Altre sue funzioni, nell'organismo, comprendono la modulazione della sintesi di prostaglandine, la capacità di aumentare la produzione di anticorpi, nonché la regolazione della permeabilità delle membrane cellulari.

La vitamina E va incontro facilmente a distruzione per processi di ossidazione.



Cosa succede in caso di carenza di Vitamina E



Le manifestazioni dovute a una carenza di vitamina E sono varie e possono essere diverse a seconda della specie animale. Nei cani comprendono la malattia degenerativa del muscolo scheletrico associata a debolezza muscolare, l'ipofertilità associata, nel maschio, a degenerazione dell'epitelio germinale testicolare e alterata spermatogenesi e, nella femmina, al fallimento della gestazione. Inoltre, in corso di ipovitaminosi E si può avere una caratteristica pigmentazione brunastra della muscolatura liscia intestinale. Nei gatti invece si evidenziano principalmente lesioni a carico del fegato, distrofie a carico dei muscoli striati e di quello cardiaco.

In quali alimenti è maggiormente contenuta la Vitamina E



Le principali fonti alimentari di vitamina E comprendono gli olii vegetali, i semi e i cereali, mentre le fonti di origine animali generalmente ne contengono un quantitativo molto ridotto, ad eccezione delle uova.

Le principali riserve nell'organismo di questa vitamina si trovano nel fegato e nel tessuto adiposo.

Tra le vitamine liposolubili la vitamina E sembra essere una delle meno tossiche, infatti, gli animali sono in grado di tollerarne anche livelli molto alti senza sviluppare reazioni avverse.

FEDIAF, infatti, indica solo i valori minimi giornalieri che un animale dovrebbe assumere ma non pone alcun limite massimo. In questo link: http://www.fediaf.org/self-regulation/nutrition/ sono reperibili le linee guida di FEDIAF aggiornate al 2018.

BIBLIOGRAFIA:
- Le vitamine liposolubili


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