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Il mantello da nero diventa rossiccio? La causa può essere alimentare.


mercoledì 9 ottobre 2019


Il mantello da nero diventa rossiccio? La causa può essere alimentare

Il mantello di cani e gatti può presentare una vasta gamma di colori, che dipendono soprattutto dalla genetica. Tuttavia, anche l'alimentazione può influire sul cambiamento del colore del mantello di un animale poiché da essa dipende la sintesi dei pigmenti che si depositano nel pelo

Di solito si tende a pensare che il cambio di colore del mantello sia dovuto solo all'invecchiamento o all'esposizione alla luce solare, tuttavia in alcuni casi la causa può essere di origine alimentare.

Gli studi effettuati fino ad ora si sono concentrati principalmente sulla melanina, il principale pigmento responsabile del colore nero. È stato dimostrato che la concentrazione di melanina nei peli dei gatti è fortemente influenzata dalla composizione amminoacidica della loro dieta, in particolar modo dalla quantità di fenilalanina e tirosina presenti all'interno degli alimenti assunti.  Questi due amminoacidi, infatti, rappresentano i precursori della melanina che si forma all'interno dell'organismo ad opera dell'enzima tirosinasi proprio a partire dalla tirosina, che a sua volta può formarsi dalla fenilalanina per azione dell'enzima fenilalanina-idrossilasi.



Quando una dieta risulta carente di questi due amminoacidi il colore del mantello di un gatto nero inizia a diventare "rossiccio". Se però la dieta viene addizionata con una quantità adeguata di fenilalanina e tirosina questo processo è reversibile e il mantello può tornare nero.

FEDIAF offre indicazioni precise sul quantitativo minimo di tirosina + fenilalanina che deve contenere un alimento: per i gatti in accrescimento almeno 1,91 grammi su 100 grammi di sostanza secca, per i gatti adulti 1,53 grammi su 100 grammi di sostanza secca (quando il fabbisogno energetico viene calcolato utilizzando la formula 100x(chili di peso vivo)0,67). Tuttavia, specifica che nei gatti con il mantello nero, soprattutto durante l'accrescimento, questi valori sono da ritenersi troppo bassi e che l'animale potrebbe andare incontro a uno "scolorimento" del mantello. Suggerisce perciò, nel caso di gatti neri, di non rimanere mai sui limiti minimi indicati.

Anche una carenza di rame può essere la causa dello scolorimento del colore nero di un mantello poiché questo minerale è un co-fattore dell'enzima tirosinasi.

Studi più recenti hanno dimostrato che anche nel cane si può presentare un problema similare, sia in soggetti in crescita che in animali adulti e che, un'assunzione 2,5 volte superiore al minimo indicato da FEDIAF, può prevenire il cambiamento di colore in cani adulti con mantello nero.

Quando un veterinario, durante la visita, nota un cambiamento nel colore nero del mantello dovrebbe indagare sul tipo di alimentazione che l'animale assume e calcolare se la razione offerta soddisfa i fabbisogni di fenilalanina, tirosina e rame indicati da FEDIAF. Nel caso in cui l'animale venga nutrito con una dieta casalinga chiedere, innanzitutto, se viene utilizzato un integratore mineral-vitaminico, poi informarsi sulle dosi esatte che l'animale assume giornalmente, inserirli in un programma di razionamento e capire se in base al fabbisogno specifico di quell'animale esso assume effettivamente il quantitativo corretto dei nutrienti che possono essere coinvolti in uno scolorimento del pelo. Se invece l'animale assume un alimento commerciale, capire se l'animale ha una carenza di origine alimentare può essere più complicato. Infatti, le aziende mangimistiche molto difficilmente mettono a disposizione il profilo amminoacidico degli alimenti e senza questo dato, per il veterinario, diventa impossibile capire se quell'alimento soddisfa i fabbisogni dell'animale. Può essere fatta richiesta all'azienda produttrice per avere i dati mancanti, ma nonostante questo spesso le aziende, anche se tenute per legge, non forniscono tutti i tenori analitici degli alimenti. In questo caso il veterinario potrebbe suggerire un cambio di alimentazione con un altro alimento (del quale ha a disposizione il profilo amminoacidico e il contenuto in rame e quindi può controllare se esso è in grado di soddisfare i fabbisogni di quell'animale) oppure se questo non è possibile valutare la possibilità di integrare l'alimentazione con un complesso di amminoacidi essenziali che ovviamente contenga fenilalanina e tirosina.  Anche per il rame può essere presa in considerazione un'integrazione, tuttavia, è bene ricordare che, a differenza degli amminoacidi, questo nutriente ha anche un limite massimo giornaliero che l'animale può assumere quindi non è mai consigliato integrarlo se non si conosce esattamente la quantità che esso assume già con l'alimentazione.

Bibliografia:
- Anderson PJB, Rogers QR, Morris JG.  Cats Require More Dietary Phenylalanine or Tyrosine for Melanin Deposition in Hair than for Maximal Growth. J Nutr. 2002. 132(7):2037-2042.
- Adrian Watson, Jamie Wayman, Russell Kelley, Alexandre Feugier, and Vincent Biourge.  Increased dietary intake of tyrosine upregulates melanin deposition in the hair of adult black-coated dogs. Anim Nutr. 2018 Dec; 4(4): 422–428.
- FEDIAF_Nutritional_Guidelines, 2019
- James G. Morris,2 Shiguang Yu3 and Quinton R. Rogers. Red Hair in Black Cats Is Reversed by Addition of Tyrosine to the Diet. J Nutr. 2002 Jun;132(6 Suppl 2):1646S-8S
- Yu S, Rogers QR, Morris JG. Effect of low levels of dietary tyrosine on the hair colour of cats. J S Anim Prac. 2001. 42(4):176-180.


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