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L'uso della fibra solubile nella gestione della diarrea cronica idiopatica del grosso intestino.


mercoledì 2 aprile 2025


L'uso della fibra solubile nella gestione della diarrea cronica idiopatica del grosso intestino

La diarrea cronica del grosso intestino nei cani è una condizione caratterizzata da episodi persistenti o intermittenti di feci molli o liquide, spesso accompagnati da muco e da un aumento della frequenza della defecazione. I sintomi tipici includono tenesmo, flatulenza e una riduzione della qualità della vita dell'animale. Le cause possono essere multifattoriali e includere stress, alterazioni della flora intestinale, patologie infiammatorie croniche o disbiosi

Il trattamento spesso prevede modifiche dietetiche mirate a migliorare la funzione intestinale e a supportare la salute del microbiota, tra cui rientra una possibile integrazione di fibra.

Infatti, la fibra alimentare può svolgere un ruolo cruciale nella gestione della diarrea cronica del grosso intestino, regolando il transito intestinale e la fermentazione da parte della flora batterica, con produzione di acidi grassi a catena corta che nutrono gli enterociti.

La fibra alimentare viene classificata in base alla sua fermentescibilità, alla sua viscosità e alla sua solubilità.

Di queste caratteristiche e dei diversi tipi di fibre abbiamo già parlato in un precedente articolo: Le difficoltà nello scegliere la fibra da utilizzare nelle diete per cani e per gatti

Tra le fibre più utilizzate e studiate in gastroenterologia rientra lo psyllium, una fibra a moderata solubilità e viscosità ma a ridotta fermentescibilità.

L'utilizzo della sua cuticola sembra essere particolarmente efficace grazie alla sua capacità di assorbire acqua, formare un gel viscoso e modulare la consistenza delle feci.

Uno studio del 2021, in particolare, ha voluto valutarne l'effetto sulla diarrea cronica del grosso intestino nei cani poliziotto, animali attivi e che, essendo ospitati in una struttura con molti cani, vivono in situazioni di stress, anche, ambientale.

Sono stati selezionati 22 cani poliziotto, appartenenti alle razze Pastore Belga Malinois (n=12), Pastore Tedesco (n=9) e Pastore Olandese (n=1), con un'età media di 4 ± 1,4 anni, un peso medio di 27,6 ± 5,2 kg e un BCS di 4/9.

Tutti gli animali erano clinicamente sani, con esami ematochimici e coprologici nella norma, ma presentavano diarrea continua e un aumento della frequenza di defecazione, con un valore medio di 3,5 volte al giorno (intervallo 3-6 volte al giorno).

Il 37,5% dei cani presentava una consistenza fecale permanentemente ridotta, mentre nei restanti animali la consistenza fecale tendeva a diminuire durante le varie defecazioni della giornata.

Inoltre, tutti gli animali presentavano muco nelle feci.

La polvere di buccia di psyllium è stata somministrata quotidianamente per un mese e, durante il periodo di studio e nel mese successivo, sono stati registrati quotidianamente la frequenza e la consistenza delle feci (secondo la Bristol Stool Chart), nonché il peso corporeo settimanale.

Nello studio, la dose utilizzata non variava in base al peso dell'animale ed è stata di 4 cucchiai al giorno per tutti i soggetti.

I risultati hanno mostrato che nel 90% degli animali si è ottenuto un miglioramento della consistenza fecale, con una riduzione della presenza di muco nelle feci e con una diminuzione della frequenza di defecazione da una media di 3,5 a 2,9 volte al giorno.

Inoltre, è stato osservato un aumento medio di 2 kg nel peso corporeo.

La risposta al trattamento è stata classificata come molto buona nel 50% dei soggetti, in cui le feci erano solitamente normali, con solo occasionali episodi di diarrea ma a una frequenza inferiore rispetto a prima del trattamento.

Il 40% ha ottenuto una risposta considerata buona, caratterizzata dalla predominanza di feci normali, con episodi di diarrea comuni, frequenti ma meno gravi.

Nel restante 10% la frequenza e la gravità della diarrea non sono state influenzate dall'integrazione di fibre e la risposta all'utilizzo della fibra è stata classificata come scarsa.

Inoltre, gli effetti benefici si sono protratti anche nel mese successivo alla sospensione della supplementazione, con una leggera risalita della frequenza defecatoria a 3,0 volte al giorno, ma con il 90% dei soggetti che manteneva una buona consistenza fecale.

Nonostante questo studio presenti alcune limitazioni, come la dimensione ridotta del campione, la mancanza di un gruppo di controllo e il fatto che non sia stato condotto in doppio cieco, la supplementazione con buccia di psyllium sembra essersi dimostrata un'opzione utile per la gestione della diarrea cronica del grosso intestino, migliorando la consistenza delle feci, riducendo la frequenza della defecazione e favorendo un aumento ponderale.

Inoltre, gli effetti benefici sono stati osservati anche dopo la sospensione del trattamento.

Studi futuri potrebbero valutare l'efficacia di questa strategia su un campione più ampio e con un gruppo di controllo, con dosaggi più precisi, nonché l'integrazione con probiotici per potenziare ulteriormente i risultati ottenuti.

Purtroppo, ad oggi, in letteratura non esistono dosaggi standardizzati per la somministrazione di psyllium, ma si suggerisce di introdurlo gradualmente e di dividerlo equamente nei pasti giornalieri, monitorando attentamente la risposta individuale dei soggetti.

BIBLIOGRAFIA:
- J. C. Alves1, A. Santos, P. Jorge and A. Pitães. The use of soluble fibre for the management of chronic idiopathic largebowel diarrhoea in police working dogs. . BMC Veterinary Research (2021) 17:100 https://doi.org/10.1186/s12917-021-02809-w. Open Acess.


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