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Confronto tra contenuto "reale" e contenuto di additivi negli alimenti PetFood.


mercoledì 4 maggio 2022


Confronto tra contenuto "reale" e contenuto di additivi negli alimenti PetFood

Quando ad un nutrizionista viene chiesto di preparare un piano nutrizionale "misto", ossia che contenga una parte di alimenti casalinghi e una parte di un alimento PetFood, spesso si pone questi interrogativi: come faccio ad essere sicuro di bilanciare correttamente la dieta? Devo aggiungere comunque un integratore mineral vitaminico?

Se l'azienda che produce l'alimento commerciale offre i tenori analitici completi in macro e micronutrienti del prodotto, il problema non sussiste perché inserendo questo alimento con i dati completi nel piano nutrizionale ci si può facilmente rendere conto se la dieta che si prepara è effettivamente completa e bilanciata.

Ma se invece l'azienda non fornisce questi dati?

Molte aziende non offrono ai nutrizionisti i dati completi dei contenuti nel prodotto finito, neanche su esplicita richiesta, ma solo i dati di una parte di minerali e vitamine additivati al prodotto.

Alcune aziende lo fanno per scelta, altre perché, non producendo direttamente loro gli alimenti, faticano a reperire questi dati dall'azienda terza che produce per loro e far analizzare ogni singolo prodotto per ottenere quei dati ha dei costi veramente proibitivi.

A questo punto il nutrizionista deve decidere se accontentarsi dei dati degli additivi per provare a bilanciare il piano nutrizionale, se provare a convincere il proprietario a cambiare alimento dirigendosi verso un prodotto di cui sono disponibili i dati oppure se fare una dieta con il 50% di casalinga e il 50% di alimento commerciale.

In questo terzo caso, il professionista prepara un piano nutrizionale casalingo bilanciato e completo, di cui poi ne fa somministrare solo metà, e calcola il quantitativo giornaliero di alimento PetFood che dovrebbe assumere l'animale e ne fa somministrare la metà anche di questp. Così facendo, in teoria, è come se l'animale assumesse un giorno una dieta casalinga completa e bilanciata e un giorno un alimento PetFood completo e di conseguenza dovrebbe assumere tutti i minerali e le vitamine di cui ha bisogno.

Se però il piano nutrizionale non viene preparato dividendo al 50 e 50 tra casalinga e PetFood, e l'azienda non rende disponibili i dati, il nutrizionista può accontentarsi di usare i dati dei soli additivi per preparare il piano nutrizionale?

Per provare a rispondere a questa domanda ho preso in esame un alimento commerciale per cuccioli di cui sono disponibili i dati dei tenori analitici sul prodotto finale e ho provato a paragonarli con i dati degli additivi indicati in etichetta.

Qui di seguito riportiamo una tabella in cui vengono messi a confronto questi dati su 100 grammi di alimento tal quale

NUTRIENTI
QUANTITATIVO NEL PRODOTTO FINALE
QUANTITATIVO ADDITIVATO

Ferro
22 mg
4,5 mg

Iodio
0,51 mg
0,45 mg

Rame
1,5 mg
1,4 mg

Manganese
7,1 mg
5,9 mg

Zinco
17,4 mg
14 mg

Selenio
38 µg
8 µg

Potassio
600 mg
-

Magnesio
60 mg
-

Calcio
1260 mg
-

Fosforo
1070 mg
-

Vitamina A
1700 UI
1600 UI

Vitamina D
100 UI
100 UI

Vitamina E
49 mg
49 mg

Vitamina B1
0,42 mg
-

Vitamina B2
0,64 mg
-

Vitamina B5
2,58 mg
-

Vitamina B6
0,83 mg
-

Vitamina B12
7 µg
-

Niacina
4,26 mg
-

Acido folico
90 µg
-



Dove è presente il trattino vuol dire che quel nutriente non risulta tra gli additivi indicati in etichetta.

L'assenza di tale dato non vuol dire per forza che non sia stato additivato. Infatti, la legislazione prevede che gli additivi da inserire obbligatoriamente in etichetta siano solo quelli per cui è presente un limite massimo per la specie di destinazione dell'alimento.

A questo punto su quei nutrienti diventa difficile effettuare un paragone tra il dato riferito al prodotto finale e quello additivato.

Tuttavia, guardando la tabella, quello che salta all'occhio è la differenza tra il contenuto finale e la componente additivata del selenio.

La ragione probabilmente risiede nel contenuto di selenio già presente nelle materie prime.

Se, per cercare di bilanciare una dieta mista, venisse usato solo il dato dell'additivo e si cercasse di fare in modo che nel piano nutrizionale il selenio superi il limite minimo indicato da FEDIAF è probabile che sia necessario aggiungere un'integrazione di selenio.

Il rischio, però, sarebbe quello di avere un contenuto reale di selenio nella dieta superiore al valore massimo indicato da FEDIAF per questo nutriente.

Cercando l'alimento da utilizzare per effettuare il paragone tra tenori analitici e additivi, ho valutato diversi prodotti PetFood di diverse aziende e ho notato che alcune aziende inseriscono tra gli additivi indicati in etichetta anche le vitamine del gruppo B, seppure non obbligati dalla legge, mentre altre no.

Ma la particolarità che mi è saltata all'occhio è che le aziende che non li inseriscono sono le aziende che poi offrono, per la maggior parte dei loro prodotti, i tenori analitici di questi nutrienti contenuti nel prodotto finale mentre, quelle che le inseriscono in etichetta, sono le stesse per cui diventa difficile reperire i dati dei contenuti mineral vitaminici sul prodotto finale.

Infatti, non sono riuscita a trovare un alimento in cui l'azienda offrisse contemporaneamente i tenori analitici dei minerali, e delle vitamine del prodotto, e i dati di tutti gli additivi aggiunti, compresi quelli non obbligatori.

Non lavorando per un'azienda PetFood e non occupandomi di formulazione di alimenti commerciali non so spiegare il perché di questa "stranezza".

Ciò che mi dispiace è non essere riuscita a capire le reali differenze che ci possono essere tra i dati dei soli additivi e i dati reali nel prodotto finale.

Tuttavia, mi sono resa conto che anche quando l'azienda offre maggiori informazioni sugli additivi che aggiunge all'alimento, rimangono numerosi nutrienti (per i quali FEDIAF raccomanda dei limiti minimi) di cui non si conosce il reale contenuto nell'alimento, come il potassio, il sodio, il magnesio, l'acido linoleico e tutto il profilo amminoacidico.

Questi nutrienti non presentano limiti massimi, e molto probabilmente sono già contenuti in quantità adeguata direttamente nelle materie prime, ma se l'azienda non rilascia i tenori analitici completi dell'alimento, è impossibile ricavarne il contenuto, anche approssimativo, soltanto dall'etichetta.

Di conseguenza, pensare di bilanciare correttamente una dieta mista senza questi valori, diventa veramente difficile.

Dott.ssa Guidini Barbara


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