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Alimentazione cuccioli, Terapia dietetica

La diarrea durante lo svezzamento e il fecal score nei cuccioli.


mercoledì 19 gennaio 2022


La diarrea durante lo svezzamento e il fecal score nei cuccioli

La diarrea nel cucciolo durante la fase dello svezzamento è un fenomeno complesso con origini multifattoriali in cui la salute del tratto gastrointestinale può essere danneggiata, allo stesso tempo, da cause infettive e non infettive

Nei cuccioli il passaggio dal latte al cibo solido comporta una modificazione dell'architettura della mucosa del tratto digerente associata a cambiamenti riguardanti il trasporto dei nutrienti, l'attività enzimatica e la composizione della flora intestinale.

Contemporaneamente, i cuccioli attraversano una fase di gap immunitario in cui, persistendo gli anticorpi materni, si ha una refrattarietà alla vaccinazione ma, dall'altro lato, una certa suscettibilità alle infezioni.

Tutti questi fattori, associati allo stress indotto dalla separazione dalla mamma, possono spiegare la maggior prevalenza di diarrea nei cuccioli rispetto agli adulti.

La diarrea può essere associata a vomito, febbre, dolore addominale, anoressia e abbattimento nonché, nei casi più gravi, disidratazione, shock fino ad arrivare alla morte.

Infatti, i problemi gastroenterici possono rappresentare la prima causa di morte nei cani sotto l'anno di età e, proprio per questa ragione, è essenziale trattare rapidamente ed efficacemente tutti gli animali affetti da disturbi digestivi.

Il primo passo da fare è lo studio della qualità delle feci attraverso l'assegnazione di un punteggio denominato "fecal scoring".

Tuttavia, per i cuccioli, non può essere utilizzato il punteggio di condizione fecale usato nell'adulto, ma andrebbe applicata una scala basata su 13 punti specifica per questa fase di vita.

Di seguito viene riportato il sistema di punteggio fecale dei cuccioli:
Punteggio 1: Feci completamente liquide
Punteggio 2: Feci liquide associate a feci molli (le feci liquide rappresentano la frazione principale delle feci)
Punteggio 3: Feci liquide associate a feci molli (le feci molli rappresentano la frazione principale delle feci)
Punteggio 4: Feci pastose non formate
Punteggio 5: Feci pastose non formate. Forma cilindrica che non viene mantenuta a causa del contenuto elevato d'acqua
Punteggio 6: Feci principalmente non formate con una piccola frazione formata
Punteggio 7: Feci pastose formate ma molto molli. Forma cilindrica senza creste visibili
Punteggio 8: Feci formate ma molto molli. Forma cilindrica con presenza di creste
Punteggio 9: Feci formate ma molto molli. Forma cilindrica, separate in pellet
Punteggio 10: Forma cilindrica, leggermente appiccicose, separate in pellet
Punteggio 11: Forma cilindrica, aspetto secco, separate in pellet, facilmente deformabili
Punteggio 12: Forma cilindrica, aspetto secco, separate in pellet, deformabili con una certa difficoltà
Punteggio 13: Feci secche e dure formate



Tuttavia, dopo aver assegnato un punteggio, per poterlo definire anomalo è necessario tenere in considerazione alcune variazioni fisiologiche tipiche di questa fase di vita.

Ad esempio, i cuccioli di grossa taglia (con peso da adulto maggiore di 25 kg) producono normalmente feci più molli rispetto a cuccioli di taglie inferiori come cuccioli giovani (4-5 settimane di età) producono feci meno consistenti rispetto ai cuccioli di età superiore.

Di conseguenza, la soglia del punteggio fecale, per poter definire le feci patologiche, varia a seconda della taglia e dell'età dell'animale.

In linea generale, questa soglia può essere definita come ≤ 5 per i cuccioli di grossa taglia, ≤ 6 per i cuccioli di piccola taglia a 4-5 settimane d'età, ≤ 7 per i cuccioli di piccola taglia a 6-8 settimane di vita.

L'importanza di classificare correttamente il punteggio di condizione fecale, associata alla valutazione della gravità dei segni clinici, risulta fondamentale per improntare una corretta diagnosi e una adeguata terapia.

A differenza di altri disturbi, la diarrea dello svezzamento, essendo un fenomeno biologicamente complesso, richiede un approccio "sistemico".

Questo tipo di diarrea è essenzialmente influenzata da una triade costituita da:
- Ospite (età, genetica, immunità locale e sistemica)
- Eventuali agenti patogeni presenti (virulenza, ceppo, dose)
- Ambiente (densità demografica, stress, livelli di igiene, temperatura/umidità)

Proprio per questa ragione, anche l'approccio deve essere multidisciplinare e deve valutare tre importanti fattori: enteropatogeni causali, nutrizione e ambiente.

Tra gli enteropatogeni che causano diarrea in cucciolo troviamo parassiti, come Giardia duodenalis, Toxocara canis o coccidi, virus, come parvovirus o coronavirus, oppure batteri, come Salmonella, Campylobacter o Clostriudium.

Per quanto il colore e la consistenza delle feci possano aiutare a indentificare gli agenti patogeni responsabili della diarrea ( ad esempio, in corso di giardiasi si ha spesso steatorrea con colore giallo delle feci e coprofagia oppure, in presenza di coccidi, le feci sono non formate con sangue e muco) e, in alcuni casi, i parassiti sono addirittura visibili ad occhio nudo nella diarrea, per effettuare una diagnosi corretta è sempre necessario effettuare test supplementari, come la microscopia, ELISA o PCR.

Dal punto di vista nutrizionale è necessario, come prima cosa, effettuare una corretta anamnesi, riguardante i prodotti alimentari consumati dal cucciolo (per poterne valutare la qualità), il numero di pasti effettuati durante la giornata e la quantità di cibo fornito (per evitare una sovralimentazione).

Soprattutto perché bisogna ricordarsi che anche cambi repentini dell'alimentazione possono causare disturbi temporanei del tratto gastrointestinale con episodi diarroici.

Un corretto approccio nutrizionale include la suddivisione del pasto in 4 razioni giornaliere, la scelta di un alimento facilmente digeribile e il corretto calcolo della quantità da somministrare giornalmente.

Inoltre, se si ha la necessità di cambiare alimento, è fondamentale che questa modifica avvenga attraverso un passaggio graduale (nell'arco di 7-10 giorni) dal vecchio al nuovo cibo. In questo caso MyVetDiet viene in aiuto del nutrizionista che può utilizzare la nuova funzione "Transizione dietetica graduale".

Infine, anche il fattore ambientale non andrebbe mai sottovalutato, soprattutto quando si parla di diarree da svezzamento che coinvolgono un allevamento.

In particolar modo andrebbero valutati la densità demografica, l'igiene degli ambienti nonché il tipo di ricoveri utilizzati.

Un altro punto chiave nelle diarree da svezzamento dovrebbe essere la prevenzione.

Una transizione armoniosa tra il latte e i cibi solidi, con l'utilizzo di alimenti molto digeribili e reidratabili, e un corretto razionamento, sono fondamentali per ridurre i rischi dello sviluppo di diarrea nei cuccioli.

Il consulto di un medico veterinario che si occupa di nutrizione dovrebbe essere sempre preso in considerazione durante una fase così delicata come lo svezzamento

BIBLIOGRAFIA:
- G. Biagi, B. Chiofalo, M.I. Cutrignelli, A. De Angelis, E. Fusi, G. Meineri, L. Prola, R. Ricci, M. Sandri. Nutrizione e alimentazione del cane e del gatto. Edagricole 2021
- Grellet A. Diarrea dello svezzamento dei cuccioli. Veterinay focus, 2016, 26, pag 14-21
- Grellet A Grellet A., Feugier A., Chastant-Maillard S., Carrez B., Boucraut-Baralond C. at all. Validation of a fecal scoring scale in puppies during the weaning period. Preventive Veterinary Medicine, 2012, 106, 315- 323.


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