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Alimentazione, Nutrienti, Patologie, Terapia dietetica

Alimenti commerciali "Hepatic" per gatti messi a confronti: quali preferire a seconda del paziente.


mercoledì 12 gennaio 2022


Alimenti commerciali "Hepatic" per gatti messi a confronti: quali preferire a seconda del paziente

Gli alimenti petfood destinati a particolari fini nutrizionali sono disciplinati dal regolamento (UE) 2020/354. In esso vengono specificate quali sono le caratteristiche nutrizionali essenziali che deve avere l'alimento in base alla specie a cui è destinato e al fine nutrizionale per cui viene commercializzato.
Gli alimenti per il supporto alla funzione epatica in caso di insufficienza epatica cronica destinati ai gatti devono essere alimenti completi e contenere proteine di elevata qualità ed elevata digeribilità (>85%)


Inoltre, devono contenere un moderato livello di proteine che, nel gatto, deve essere ≤ a 370gr per chilo di alimento completo con un tasso di umidità del 12%.

Convertendo questi valori su sostanza secca gli alimenti "hepatic" per la specie felina dovrebbero avere una percentuale di proteine che non supera il 42% su sostanza secca.

Nel regolamento viene però specificato che questi dati si basano su diete con una densità energetica della sostanza secca pari a 4000 Kcal di energia metabolizzabile/kg e che, qualora l'alimento presentasse una densità energetica diversa dalle 400 kcal/100 grammi su S.S., i valori indicati in precedenza andrebbero sottoposti ad un adeguamento.

In linea generale, quando si parla di moderato contenuto proteico, si intende un alimento che apporti ad un gatto una quantità di proteine comprese tra i 70 e i 100 grammi di questo nutriente ogni 1000 kcal di fabbisogno energetico di mantenimento, se quest'ultimo viene calcolato utilizzando la formula 100x(kg di peso)0,67.

Questi valori, se convertiti su sostanza secca, attraverso le tabelle fornite da FEDIAF, corrispondono ad un contenuto di proteine compreso tra il 28 e il 40% su S.S.

Anche in questo caso la conversione è da reputarsi corretta solo per alimenti con una densità energetica di 400kcal/100gr di sostanza secca.

Il regolamento specifica anche che per gli alimenti destinati al supporto della funzione epatica in caso di insufficienza epatica cronica è necessario che vengano riportati in etichetta, oltre ai dati obbligatori per legge per tutti gli alimenti petfood, anche i contenuti in rame e sodio, nonché le fonti di proteine che contiene l'alimento.

A tal proposito, all'interno del regolamento, vengono indicati degli esempi di fonti proteiche che possono essere utilizzate in questi alimenti, ossia le proteine del latte (siero di latte, caseina, latte, fiocchi di latte), altre proteine di origine animale (uova, pollame) e proteine vegetali (soia) poiché considerate fonti ad elevata digeribilità.

Nell'articolo:  Alimenti commerciali "Hepatic" per cani messi a confronto: quali preferire a seconda del paziente avevamo messo a confronto gli alimenti commerciali per cani affetti da patologie epatiche.

In questo, invece, confrontiamo gli alimenti PetFood "hepatic" destinati ai gatti.

Nella tabella qui di seguito metteremo a confronto alcuni alimenti commerciali, secchi e umidi, destinati a gatti affetti da insufficienza epatica cronica.

Per poter effettuare un paragone corretto, tutti i dati di proteine, omega3 e sodio, sono stati convertiti in contenuti su sostanza secca dell'alimento, poiché se due alimenti presentano un'umidità differente non possono essere confrontati solo guardando i dati sul tal quale riportati in etichetta.

Il contenuto in rame, invece, viene indicato come mg/100 grammi di S.S.

I dati sulle Kcal, per poter avere un confronto più corretto, sono stati tutti calcolati utilizzando la formula suggerita da FEDIAF, ossia quella di NRC 2006, e poi convertiti su sostanza secca, di conseguenza potrebbero non corrispondere a quelli presenti sui siti aziendali. Infatti, non tutte le aziende si sono aggiornate ricalcolando l'energia metabolizzabile con la nuova formula suggerita da FEDIAF ma, in alcuni casi, i dati riportati sono ancora calcolati utilizzando la formula di Atwater, normale o modificata.

Per correttezza ricordiamo che le Kcal dell'alimento non rientrano tra i dati obbligatori che deve riportare l'azienda sull'etichetta e, probabilmente, questa è la ragione per cui non tutte le aziende hanno aggiornato sul proprio sito internet il dato dell'energia metabolizzabile.

PROTEINE
OMEGA 3
SODIO
RAME (mg/100gr di S.S.)
KCAL/100 S.S.
FONTE PROTEINE

Royal Canin Hepatic Secco
27,51%
0,97%
0,32%
0,38mg
437Kcal
Proteine di maiale disidratate, glutine di mais, glutine di grano, fegatini di pollame idrolizzati

Purina Pro Plan HP Secco
29,9%
0,39%
0,21%
0,53mg
441kcal
Mais, proteina di pollo disidratata, farina di glutine di mais, interiora aromatizzanti, uova in polvere

Monge Hepatic Secco
27%
0,78%
0,5%
0,5mg
467kcal
Piselli disidratati, carne disidratata di pollo, proteina di salmone idrolizzata

Hill's L/D Secco
31,6%
1,01%
0,84%
0,32mg
442kcal
Mais, carne disidratata di pollo e tacchino, uova intere disisdratate

Trovet Hepatic Secco
33,1%
n.c.
0,7%
0,21mg
422kcal
Farina di pollo, fegato di pollame idrolizzato, glutine di mais

Trovet Hepatic Umido
33,3%
n.c.
0,58%
1,6mg
463kcal
Agnello, pollo, pesce

Prolife Hepatic Umido
41,4%
1,1%
0,33%
0,8mg
471kcal
Pollo, proteina di pisello



Ovviamente esistono numerose altre aziende che producono alimenti dietetici per gatti affetti da insufficienza epatica cronica e la scelta effettuata da noi, su quali riportare, dipende esclusivamente dalla possibilità di reperire tutti i dati direttamente dall'azienda. Alcuni, anche noti e molto utilizzati non sono stati riportati, ad esempio, perché non viene fornito il dato sull'umidità e di conseguenza è impossibile convertire gli altri dati sulla sostanza secca.

MA QUALE TRA QUESTI È DA PREFERIRE?
Troppo spesso i medici veterinari non si chiedono, tra tutti gli alimenti destinati ad animali affetti da una patologia presenti in commercio, quale scegliere, ma si limitano a dare al proprietario un elenco di alimenti reputandoli tutti equivalenti.

Tuttavia, in corso di alcune problematiche, il veterinario dovrebbe soffermarsi a confrontare gli alimenti per decidere quale sia il migliore per quello specifico paziente.

Le patologie epatiche, ad esempio, rappresentano un gruppo diversificato di disordini che vanno, da un'epatopatia cronica di grado lieve, a una grave cirrosi epatica, o ad shunt portosistemico associato a una sintomatologia neurologica, e anche la loro gestione nutrizionale cambia notevolmente a seconda della causa sottostante.

In particolar modo, è la percentuale di proteine da somministrare quella che cambia maggiormente in base alla problematica: se è vero che risulta fondamentale ridurre la percentuale proteica in corso di cirrosi epatica grave o di shunt portosistemici con encefalopatia, è altrettanto vero che le proteine sono fondamentali per la rigenerazione epatica e che, di conseguenza, non ne andrebbe ridotto l'apporto in corso delle più comuni epatopatie croniche del gatto.

Confrontando i valori della tabella soprastante si può evidenziare come la percentuale proteica vari in maniera rilevante a seconda dell'alimento commerciale considerato.

Alcuni contengono una ridotta quota proteica mentre altri apportano decisamente molte più proteine.

I primi sono studiati, e come tali dovrebbero essere usati, per pazienti epatopatici end-stage o per pazienti che presentano una sintomatologia neurologica associata alla patologia epatica dove diventa fondamentale ridurre le proteine per ridurre la sintomatologia.

Quelli ad un contenuto proteico più elevato dovrebbero essere utilizzati, invece, in tutti quei pazienti in cui la patologia epatica è di grado lieve e in cui lo scopo principale è preservare la funzionalità epatica e stimolare la rigenerazione.

Troppo spesso vengono prescritti alimenti "hepatic" con moderato/ridotto contenuto proteico in pazienti asintomatici o con sintomatologia lieve che presentano soltanto un rialzo degli enzimi epatici, senza rendersi conto che questo tipo di alimentazione, non solo non serve, ma può addirittura favorire il peggioramento della patologia.

Nelle più comuni epatopatie del gatto, ciò che è fondamentale, non è ridurre le proteine assunte dall'animale, ma è l'integrazione di molecole funzionali come zinco, S-adenosilmetionina, taurina, arginina, EPA e DHA.

Di conseguenza l'alimento andrebbe scelto per la presenza al suo interno di queste molecole.

Il libro "Small Animal Clinical Nutrition" suggerisce, ad esempio, per un gatto affetto da lipidosi epatica o colangite una dieta con una percentuale proteica compresa tra il 30 e il 45% su sostanza secca.

Questo dimostra come sia fondamentale, davanti ad un paziente epatopatico, scegliere con attenzione l'alimento commerciale da suggerire al proprietario, in base alla sintomatologia e alla causa sottostante.

Infatti, in alcuni casi sarà necessario utilizzare prodotti a ridotto contenuto proteico, mentre in altri, saranno da preferire alimenti con una quota proteica più elevata. Infatti, nel regolamento europeo si parla di alimenti a moderato apporto proteico, per l'insufficienza epatica, che, come abbiamo visto in precedenza, comprende un ampio range di percentuali proteiche.

Su quale percentuale attestarsi dovrebbe essere deciso dal veterinario curante a seconda del singolo paziente.

BIBLIOGRAFIA:
- Atti 56° congresso annuale AIVPA "fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo" 2017
- Delaney SJ & Fascetti AJ. Applied Veterinary Clinical Nutrition.  (ed.  Fascetti AJ and Delaney SJ. ). 2012 chapter 14: Nutritional Management of Hepatobiliary Diseases
- MS Hand, CD Thatcher, RL Remillard, P Roudebush & BJ Novotny. Small Animal Clinical Nutrition 5th edition. ed. 2010. Chapter 28
- Pibot P, Biourge V, Elliott D, enciclopedia della nutrizione clinica del cane, 2007, capitolo 4
- REGOLAMENTO (UE) 2020/354 DELLA COMMISSIONE del 4 marzo 2020 che stabilisce un elenco degli usi previsti dei mangimi destinati a particolari fini nutrizionali e che abroga la direttiva 2008/38/CE
- Siti Web e product book delle aziende nominate


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