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Snack e premietti: un grattacapo per il nutrizionista, una necessità per il proprietario.


mercoledì 8 dicembre 2021


Snack e premietti: un grattacapo per il nutrizionista, una necessità per il proprietario

Molti proprietari elargiscono premietti e snack ai loro animali, soprattutto cani, senza rendersi conto di quanti ne danno, di cosa stanno dando e soprattutto di quante kcal stanno somministrando come "extra"

Tipicamente, quando si fa un'anamnesi nutrizionale approfondita per un animale in sovrappeso, si scopre che "mangia poco" durante i pasti ma poi, quando si arriva alla fatidica domanda "premietti ne usate?", il proprietario inizia con una lista che sembra quella della spesa.

Nella mia esperienza le frasi più comuni sono: "ma sono piccoli i biscottini che gli do", e poi si scopre che il cane ne assume 20 al giorno, "gli do gli stick per pulire i denti" e poi indagando viene a galla che un cane di 10 kg ne assume quattro al giorno, "sono l'unica cosa che mangia volentieri" e chiedendo specifiche su quali usa, il proprietario inizia con un elenco infinito di prodotti completamente sconosciuti.

Se a questi snack si aggiungono poi i "pezzettini" dei nostri alimenti che vengono elargiti dalla tavola, quando ci si mette a fare i conti delle kcal che il cane assume con gli extra, a volte, solo con quelli si arriva quasi a soddisfare il suo fabbisogno energetico giornaliero.

La stessa cosa spesso succede con quegli animali con l'appetito "capriccioso", ossia quei cani che a detta del proprietario non mangiano quasi nulla durante i pasti, che però mantengono perfettamente il loro peso. Sempre indagando, il nutrizionista scopre che magicamente il fabbisogno calorico dell'animale viene coperto da tutti i biscottini e snack che riceve dal proprietario durante la giornata.

Purtroppo, questi alimenti sono complementari e di conseguenza non apportano il corretto quantitativo di minerali e vitamine per rendere una dieta completa e bilanciata, ma in cambio apportano tante calorie.

Inoltre, è praticamente impossibile conoscerne i tenori analitici in micronutrienti di questi prodotti.

Per non parlare poi degli ingredienti, che nel caso di alcuni snack, fanno rabbrividire.

Ad esempio, l'etichetta di un famoso bastoncino per tenere puliti i denti dei cani di piccola taglia riporta le seguenti informazioni:
- 51 Kcal ogni bastoncino (15,7 grammi circa) che corrispondono a 324 kcal/100 grammi
- Proteine 8,1%; grassi grezzi 1,3%, fibre grezze 0,2%, ceneri grezze 6,3%, umidità 15,4%.

Facendo i conti per sottrazione il restante 68,7% è costituito da NFE (estrattivi inazotati, ossia carboidrati e in minima parte fibra solubile).
- Ingredienti: Cereali, Sottoprodotti di origine vegetale (di cui 0.2% estratto di té verde deteinato, 0.03% olio di eucalipto), Sostanze minerali (di cui 2.3% tripolifosfato di sodio), Carni e derivati, Oli e grassi

Personalmente, quando ho scoperto le Kcal che apporta un bastoncino sono rimasta abbastanza sconvolta, soprattutto pensando al fatto che sono per animali di piccola taglia.

Le aziende suggeriscono una quantità giornaliera da somministrare, ma purtroppo il proprietario spesso ne fornisce molto di più.

Inoltre, le dosi consigliate non tengono mai conto del peso dell'animale, ma di un range di peso, e un cane, a seconda che pesi 5 o 10 kg, ha un fabbisogno energetico giornaliero molto diverso.

Di conseguenza anche la percentuale del FEM somministrata con un singolo snack cambia.

Ad esempio, se il cane pesa 5 kg e non è sterilizzato, il suo FEM è di circa 367 kcal. Un singolo bastoncino da 51 kcal, nel suo caso, apporta già da solo il 13% del suo fabbisogno calorico giornaliero.

Nel caso di un cane di 10 kg intero, invece, il FEM è 618 kcal e un bastoncino apporta l'8% del suo fabbisogno calorico.

D'altro canto, pensare di abolire completamente gli snack e premietti, in una dieta per un animale che è abituato ad assumerne in quantità, è praticamente impossibile, e in parte anche sbagliato.

La somministrazione degli snack da parte del proprietario è un comportamento fondamentale nel rapporto con il suo animale.

In uno studio effettuato da White et All. nel 2016 sono stati intervistati i proprietari riguardo alla somministrazione di snack ai loro cani e il 69% ha dichiarato che somministra quotidianamente snack commerciali al suo animale.

Le opinioni dei proprietari, riguardo la somministrazione di premietti, includevano temi sul rinforzo positivo e sulla responsabilità, ma riflettevano anche aspetti relazionali del legame uomo-animale. I risultati dello studio mostrano che la somministrazione di snack è all'ordine del giorno nei regimi di alimentazione e che i premi sono incorporati nel comportamento alimentare di molti proprietari di cani.

Di conseguenza, non avrebbe molto senso pensare di andare a privare completamente il proprietario (e l'animale) di un'abitudine così consolidata.

Tuttavia, può essere una buona idea cercare, insieme al proprietario, snack e premietti che possano, da un lato preservare questo aspetto del rapporto con il loro cane, ma dall'altro non inficiare così tanto sulla dieta e sul peso del paziente.

In commercio esistono, ad esempio, premietti costituiti al 100% da carne essiccata o da pesciolini essiccati.

Questi premietti, dal punto di vista calorico, a parità di grammi somministrati non differiscono molto da quelli a base di cereali, ma la lista di ingredienti è molto più semplice: ad esempio 100% esofago di manzo o 100% pesce.

Il vantaggio è che ogni snack pesa molto meno e, di conseguenza, l'apporto calorico che fornisce ognuno di essi è molto minore, ma anche che esso apporta principalmente proteine invece di carboidrati.

Inoltre, essendo a base di una singola proteina, sono utilizzabili più serenamente anche in soggetti allergici.

Anche di questi alimenti, generalmente, non si conoscono i tenori analitici in micronutrienti, ma se l'apporto in kcal che forniscono, rappresenta meno del 10% del fabbisogno energetico dell'animale, non dovrebbero andare ad influire in maniera importante sul bilanciamento della dieta.

In ogni caso bisognerebbe sempre indicare al proprietario un dosaggio preciso da somministrare al suo animale, in maniera tale da calcolare le kcal che vengono fornite con quel prodotto e sottrarle dal fabbisogno energetico dell'animale, in modo tale da preparare una dieta con le restanti calorie.

Un'altra proposta interessante che può essere effettuata dal nutrizionista al proprietario è quella di utilizzare come snack alimenti "ad uso umano", come frutta, verdura o yogurt, di cui si conoscono i tenori analitici.

In questo modo quegli alimenti possono essere inseriti direttamente nel piano alimentare.

In alternativa, in commercio, esistono numerosi essicatori che il proprietario può acquistare per essiccare una parte della carne presente nel piano nutrizionale e somministrarla poi sottoforma di snack e premietti.

Infine, alcune aziende mangimistiche hanno creato "treats" studiati appositamente per animali sovrappeso, o per animali allergici, di cui rendono disponibili i tenori analitici in macro e micronutrienti.

Lo stesso discorso vale anche se la dieta che viene fornita all'animale è di tipo commerciale.

Le kcal somministrare con gli snack non dovrebbero superare il 10% del fabbisogno energetico giornaliero e bisognerebbe comunque consigliare al proprietario quali utilizzare, in base all'etichetta, alle kcal apportate dal singolo "premietto" e agli ingredienti.

Inoltre, le kcal somministrate con questi snack andrebbero sottratte dal fabbisogno energetico giornaliero, prima di calcolare la dose giornaliera di alimento commerciale completo da far somministrare al paziente.

Dott.ssa Guidini Barbara, 
DVM, Executive Master in nutrizione, dietetica clinica e tecnologia del pet food.

BIBLIOGRAFIA:
- G.A. Whitea, L. Warda, C. Pinka, J. Craigona, K.M. Millar. "Who's been a good dog?" – Owner perceptions and motivations for treat giving. Preventive Veterinary Medicine 132 (2016) 14–19.


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